Chi muore il bassista John Entwistle

John Entwistle, il bassista virtuoso degli Who e cantautore cupamente umoristico, è morto giovedì a Las Vegas, secondo l'ufficio del coroner della contea di Clark, Nevada. Entwistle, 57 anni, è morto all'Hard Rock Hotel della città, dove lui e i suoi compagni di band avrebbero dovuto dare il via al loro ultimo tour venerdì. La causa della morte non è nota, ha detto a EW.com un portavoce del coroner. 'È così inaspettato, così scioccante', dice a EW.com Steve Luongo, batterista della John Entwistle Band, il progetto solista del bassista. 'Aveva un problema cardiaco, ma niente che presentasse alcun tipo di problema.' Entwistle è morto nel sonno, secondo Luongo.
La morte di Entwistle lascia il cantante Roger Daltrey e il chitarrista/cantautore Pete Townshend come gli unici membri sopravvissuti di una delle band più influenti della storia del rock: il batterista Keith Moon è morto nel 1978. Anche se l'etichetta e il management della band non sono stati immediatamente contattati per un commento lo stato del gruppo o il suo tour pianificato, la morte di Entwistle quasi sicuramente segna la fine degli Who. Negli ultimi anni, il gruppo - che sembrava aver finalmente riconciliato le proprie differenze dopo anni di relazioni tese - aveva discusso della registrazione del loro primo album in studio dagli anni '80.
Entwistle ha rivoluzionato il ruolo dei bassisti rock. Invece di agire semplicemente come parte della sezione ritmica, ha suonato linee complesse che hanno fornito contrappunto melodico ai power chords di Townshend; le parti strumentali più memorabili di 'My Generation', ad esempio, sono le feroci leccate di basso di Entwistle.
Entwistle era un cantautore di talento messo in ombra da Townshend, che ha scritto la maggior parte del catalogo degli Who. Le canzoni di Entwistle, come il classico radiofonico rock 'My Wife' e il preferito dai fan 'Boris the Spider', hanno fornito un contrappunto cinico ma divertente ai testi più seri e seri di Townshend. Entwistle ha anche scritto due canzoni - la tipicamente perversa 'Fiddle About' e 'Cousin Kevin' - per 'Tommy', l'innovativa opera rock degli Who del 1969, spesso attribuita esclusivamente a Townshend.